La progettazione di un impianto fotovoltaico si differenzia dalle classiche progettazioni impiantistiche, soprattutto perché la fonte di alimentazione principale, l’energia solare, non può in nessun modo essere prevista con precisione e senza applicare margini di tolleranza.
Dimensionamento dell’impianto fotovoltaico
Per dimensionare un impianto fotovoltaico conviene seguire una metodologia ben definita. La prima cosa da fare è calcolare il fabbisogno energetico dell’utenza che richiede l’impianto; questo vuol dire che l’impianto va sempre dimensionato in funzione della tipologia di utenza e dei suo consumi. Perciò è necessario stimare, attraverso le bollette Enel, i consumi elettrici in un arco temporale di almeno tre anni.
Se si tratta di una nuova utenza, il consumo sarà ipotizzato, considerando che una famiglia media produce circa 3000-4000 begin_of_the_skype_highlighting 3000-4000 end_of_the_skype_highlighting Kwh all’anno.
Una volta noti i consumi, bisogna conoscere l’aerea geografica in cui ricadrà l’impianto, il tipo di superficie in cui saranno posizionati i impianti ( tetto a falda, tetto piano, terreno, ecc.), l’inclinazione dei impianti e l’orientamento (preferibilmente SUD).
Un impianto fotovoltaico è composto, oltre che dalle celle fotovoltaiche, anche dagli inverter, dai collegamenti elettrici, dalle connessioni e dalle protezioni, quindi durante il sopralluogo è necessario prima individuare dove posizionare queste componenti, poi dimensionare gli inverter e progettare tutti gli altri elementi costituenti l’impianto e infine analizzare le varie interazioni esistenti con altri impianti.
Come abbiamo visto precedentemente, esistono in commercio diversi software, che rappresentano un valido aiuto nella progettazione fotovoltaica.
Esempio pratico.
Supponiamo di avere un’utenza composta da un nucleo familiare di tre persone, nella città di Napoli , che consuma all’anno circa 3.600 Kwh. Ipotizziamo di voler realizzare l’impianto su un tetto inclinato di 30° ed esposto a Sud. In questo caso, per coprire il fabbisogno energetico della nostra famiglia, dovremmo realizzare un impianto di 2,60 Kwp. Per posizionare i impianti avrò necessariamente bisogno di circa 21 mq. L’impianto funzionante potrà costare intorno ai 18.000 euro. La famiglia napoletana, potrà usufruire sia del Conto Energia, che dello Scambio sul Posto. Nel primo caso, avrà un incentivo annuo pari a circa € 1500,00 , mentre per lo scambio sul posto potrà avere un beneficio di circa € 550,00. Questo vuol dire che rientreranno dall’investimento iniziale nel giro di 8,9 anni, mentre l’incentivo statale verrà percepito dall’utenza per 20 anni.
Con un impianto di questo tipo saranno evitate 1,9 tonnellate/anno di emissioni di CO2.