Imperversano sul web le critiche all’energia rinnovabile fatte da gente che sostiene che il fotovoltaico è una bufala perché non funziona di notte. Mi sono sentito dire, più o meno, che “se voglio accendere una lampadina alle 10 di sera, non la posso accendere con l’energia fotovoltaica.” Da questo, secondo loro, si deduce che il fotovoltaico (o l’eolico) è non serve a niente ed è un inutile spreco di quattrini.
Benissimo. Allora, supponete di volere un cocomero fresco a Natale. Non lo potete avere – da questo deducete che coltivare i cocomeri non serve a niente ed è un inutile spreco di quattrini. Lo stesso lo potete dire per piselli, fragole, radicchio e ogni possibile coltivazione stagionale: non serve a niente. Assurdo, vi pare? Le rinnovabili, chiaramente, sono variabili. Non si può avere energia fotovoltaica 24 ore su 24 sempre alla stessa potenza – è una cosa così ovvia che non vale nemmeno la pena di dirla. Ma nessuno dice che la rete elettrica si deve mandare soltanto a fotovoltaico; ci sono altre fonti rinnovabili che possono compensare quando il sole non brilla. Lo stesso, nessuno sostiene che uno possa campare mangiando solo cocomeri! Si suggerisce una dieta variata e una rete intelligente!
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Per curiosità, possiamo continuare l’analogia agro-energetica: il fotovoltaico è un frutto di stagione, buonissimo ma va mangiato subito perché sia al meglio. L’eolico è un po’ come i funghi freschi, in certi momenti ne trovi in abbondanza, in certi altri non trovi niente. L’idroelettrico è come le patate: costano poco e le puoi tenere in dispensa a lungo. Il geotermico è come le sardine, le puoi pescare sempre. E, ovviamente, le batterie e altri mezzi di stoccaggio corrispondono ai frigoriferi e ai surgelatori. L’energia fossile, invece, corrisponde a quelle diete sbilanciate che vi avvelenano piano piano, vi fanno diventare obesi, vi fanno venire il diabete e alla fine vi ammazzano. Il nucleare, corrisponde invece al fast-food; pesante da digerire e vi sembra che costi poco, ma non è vero! La fusione fredda, infine, è come quelle patatine fritte dei distributori automatici: ti sembra di mangiare qualcosa, ma in realtà non mangi niente.