I rifiuti elettronici diventano opere d’ arte grazie al lavoro dei detenuti dei aboratori RAEE (Rifiuti apparecchiature elettroniche ed elettriche). Le cooperative sociali Gulliver e IT2, in collaborazione dell’associazione Recuperiamoci, hanno partecipato alla quindicesima edizione di Ecomondo.
Un’iniziativa importante sotto il profilo sociale e ambientale: attraverso la scomposizione dei rifiuti elettronici viene data un’ opportunità di lavoro ai detenuti.
Queste opere sono esposte al Museo del Riciclo insieme ad altrei presentate all’ultima edizione del concorso internazionale di pittura e design “Rifiuti in cerca d’autore“: 250 opere realizzate con materiali riciclati e riciclabili.
Un’iniziativa dal valore etico sia dal punto di vista dell’impiego dei carcerati, sia per l’abbattimento dei rifiuti.
Ecco alcune opere ricavate dai rifiuti elettronici
Fonte dell’articolo: L’Eco Pensiero